Ogni attività del Gruppo Franza opera nel rispetto dei più alti standard etici e professionali, con particolare attenzione al territorio e la sua comunità.
Ne sono un esempio l’evoluzione delle flotte navali con navi a LNG, i sensibili investimenti in energie rinnovabili ed efficientamento energetico in ogni struttura ricettiva, e i puntuali interventi strutturali a salvaguardia dell’ingente patrimonio immobiliare del Gruppo.
Miglioramento continuo
Da sempre vigili sulle condizioni strutturali e di efficienza del proprio patrimonio immobiliare, le società del Gruppo Franza, sia in qualità di committenti, perché titolari di immobili e alberghi, che in qualità di società edili e di ingegneria, come General contractor per super bonus ed eco bonus, hanno sviluppato in questi anni nelle loro proprietà, interventi di decoro delle facciate e isolamenti a cappotto, efficientamenti energetici e sistemi di accumulo d’energia, impianti solari e fotovoltaici, montaggio di infissi termici, caldaie murali e sostituzione degli ascensori, in linea con le normative relative al superamento delle barriere architettoniche.
Tra le ultime opere realizzate: la ristrutturazione degli uffici Caronte & Tourist, il palazzo ex sede BNL e il Royal Palace Hotel di Messina.
Motore dello stretto
300 milioni di euro nei prossimi tre anni è la cifra che Caronte & Tourist ha stanziato nel proprio piano industriale per l’ammodernamento della sua flotta navale in chiave green. Cinque nuove navi ibride/bi-fuel, che dal 2023/2024 faranno spola da una costa all’altra dello stretto e da Messina alle Isole Minori, con investimenti in sostenibilità e green economy che dopo il varo nel 2018 della Elio, la prima nave LNG del Mediterraneo, continueranno a guardare con interesse alla propulsione elettrica con carburante come idrogeno e ammoniaca.
Tecnologia verticale
Ancora in fase di costruzione, la nuova avveniristica tower che che prevede abitazioni, uffici e spazi commerciali.
Hotel ad altissima efficienza
In seguito a una completa operazione di ristrutturazione il Royal Palace Hotel è stato sottoposto a interventi di efficientemento energetico, quali: isolamento termico a cappotto, montaggio di infissi termici in alluminio con vetri camera stratificati, montaggio di impianto di climatizzazione a volume di gas variabile con controllo da remoto, illuminazione a led, installazione di impianto termico a pannelli solari, impianto di climatizzazione con pompe di calore centrifughe ad alta efficienza installate nei vani tecnici dei singoli blocchi camera, e produzione di acqua calda con pompe di calore monoblocco accoppiate a pannelli solari termici a tubi sottovuoto. Con lui l’Hotel Liberty, futuro hotel Human-less totalmente gestito da remoto e con moderni software e applicazioni digitali.
Energia riciclabile
Attualmente in stand by perché in fase di ammodernamento, l’ESI è l’unico impianto di recupero del piombo e componenti riutilizzabili di batterie e accumulatori esausti al piombo ubicato in Sicilia, conforme al “criterio di prossimità” sul trattamento dei rifiuti.
In linea con le direttive comunitarie e la legislazione nazionale, il processo di recupero dei materiali da parte dell’ESI avverrà applicando le BAT di settore, rappresentando un classico esempio di economia circolare dove i prodotti recuperati sono nuovamente immersi all’interno della stessa filiera produttiva.
Telecomunicazioni sostenibili
Prendendo in esame il triennio appena trascorso, è possibile notare come rispetto al 2019, l’incremento della spesa annua in pannelli fotovoltaici è stato del 230% nel 2020 e del 130% nel 2021. Investimenti virtuosi che congiunti a un sensibile abbattimento nell’uso di materiali cartacei grazie alla digitalizzazione di tutti i processi aziendali interni, e all’utilizzo di materiali riciclati per la realizzazione di packaging da spedizione, mirano a rendere il nostro ambito delle telecomunicazioni sempre più sostenibile ed eco-oriented. In linea con le direttive comunitarie e la legislazione nazionale, il processo di recupero dei materiali da parte dell’ESI avverrà applicando le BAT di settore, rappresentando un classico esempio di economia circolare dove i prodotti recuperati sono nuovamente immersi all’interno della stessa filiera produttiva.